Curcuma longa è il nome botanico con cui si indica la curcuma comune, nota anche come ‘zafferano delle Indie’ per via del colore giallo della spezia ricavata dalla riduzione in polvere della radice.

La pianta di origine asiatica, appartiene alla famiglia delle Zinziberacee, la stessa dello zenzero, anche se le sue spezie sono meno piccanti di quest’ultimo. Di questa specie si contano circa 80 varietà: tutte erbacee, arbustive, bulbose e con comportamento perenne. La pianta ha un fusto di altezza compresa tra i 45 e 70 centimetri, con un’infiorescenza a forma di spiga. I fiori persistono sugli steli fino a 15 giorni e assumono diverse colorazioni dal giallo, al rosa, dal bianco al violetto. Le foglie della pianta sono verdi, carnose, lunghe anche 40 centimetri e lanceolate.

La curcuma cresce naturalmente in ambienti caldo-umidi con temperature comprese tra i 20 e 35° C. In Italia è adatta soprattutto come pianta da appartamento, da coltivare all’esterno durante la bella stagione per poi trasferirla in luoghi riparati all’abbassarsi delle temperature, considerando che sotto i 15° C la pianta inizia a soffrire. In primavera ed estate, in occasione della rifioritura, richiede innaffiature frequenti e abbondanti. Gradisce un terreno soffice e ben drenato, ricco di materia organica. Solitamente non è colpita da parassiti.

Si consiglia di piantare il rizoma di curcuma in primavera, mentre l’inverno è il migliore periodo dell’anno per raccogliere la curcuma.