L’intolleranza al lattosio è un vero e proprio problema quando ci troviamo a mangiare fuori con gli amici, ma lo sapevi che esistono almeno 10 formaggi naturalmente senza lattosio? Grazie alla loro lavorazione e stagionatura, questi prodotti sono un porto sicuro per chi ha difficoltà di digestione quando si parla di prodotti caseari:

  1. Parmigiano Reggiano DOP (stagionatura dai 30 mesi);
  2. Grana Padano DOP (stagionatura dai 30 mesi);
  3. Emmenthal;
  4. Fontina;
  5. Groviera;
  6. Pecorino sardo;
  7. Pecorino toscano;
  8. Pecorino romano (stagionato 36 mesi);
  9. Provolone dolce o affumicato;
  10. Gorgonzola DOP.

Ovviamente è importante sottolineare che il consumo di cibi contenenti lattosio dipende anche dal grado di intolleranza, che non è lo stesso per ciascuna persona. Nei casi più gravi è bene prendere precauzioni aggiuntive, come per esempio gli integratori alimentari a base di enzima Lattasi, specialmente se formulati con rilascio modificato per una copertura fino a diverse ore dopo il pasto come il nostro Lattasi EV.

Intolleranza al lattosio: come la riconosciamo?

Per prima cosa, diamone una descrizione: l’intolleranza al lattosio è caratterizzata dalla carenza di Lattasi, enzima digestivo necessario per scindere il lattosio (zucchero complesso) in galattosio e glucoso, zuccheri semplici più facilmente assorbibili dall’intestino.

Un aspetto interessante è l’esistenza di ben 3 diverse forme di questa intolleranza alimentare:

  1. Primaria o genetica, che può manifestarsi sia in età infantile sia in età adulta data la progressiva riduzione di lattasi durante la crescrita;
  2. Acquisita, causata da patologie acute o croniche;
  3. Congenita, che è una condizione molto rara di origine generica che si manifestano nei primi giorni di vita.

Per riconoscere questo disturbo digestivo è bene prestare attenzione ai sintomi che si presentano dopo il consumo di prodotti caseari, legati alla fermentazione per mancata digestione del lattosio. La sintomatologia è piuttosto ampia, varia da individuo a individuo e può essere suddivisa in generica e specifica.

  • Sintomi generici: mal di testa, stanchezza, nausea, eruzioni cutanee, infiammazioni del tratto urinario e lesioni della mucosa orale;
  • Sintomi specifici: dolori e crampi addominali, meteorismo, flatulenza, pesantezza di stomaco, senso di gonfiore gastrico, diarrea e/o stitichezza.

Quando si presentano sintomi di questo tipo, il primo passo utile è quello di eliminare i prodotti caseari dalla dieta quotidiana e fare attenzione a cosa succede quando questi vengono reinseriti. Il secondo step è invece caratterizzato dalle analisi di laboratorio quali, H2-Breath Test e/o Test Genetico, per una diagnosi completa.