FONTEHeart. 2017 May 23. pii: heartjnl-2016-310357. doi: 10.1136/heartjnl-2016-310357. [Epub ahead of print] www.nutrition-foundation.it

TITOLO DELLA PUBBLICAZIONEChocolate intake and risk of clinically apparent atrial fibrillation: the Danish Diet, Cancer, and Health Study.

AUTORI: Mostofsky E, Berg Johansen M, Tjønneland A, Chahal HS, Mittleman MA, Overvad K.

Il cioccolato si conferma ricco di effetti favorevoli sul cuore. Un consumo regolare di cioccolato (con un contenuto di cacao almeno del 30%), infatti, sembra associato a un ridotto rischio di fibrillazione atriale, sia tra gli uomini e sia tra le donne. Questa aritmia, la più diffusa nella popolazione, è a sua volta un noto moltiplicatore del rischio di ictus, declino cognitivo, demenza, scompenso e mortalità.

L’ulteriore dimostrazione del potenziale benefico del cioccolato emerge dal Danish Diet, Cancer and Health Study, che ha coinvolto 55.502 danesi, uomini e donne di età compresa tra 50 e 64 anni all’avvio della ricerca, seguiti poi per una media di 13,5 anni. L’alimentazione di ognuno è stata valutata con un questionario che segnalava la frequenza di assunzione di 192 alimenti, compresa tra “mai” e “4-5 volte al giorno”. Nel caso del coccolato, l’analisi ha valutato 5 gruppi di consumo, da “meno di una volta al mese” a “una o più volte al giorno”, basata sull’assunzione di 30 g di cioccolato anche al latte, purché contenente, come si ricordava, il 30% almeno di cacao.

Al termine del periodo di osservazione, i ricercatori hanno constatato che, rispetto ai livelli di consumo inferiori a una volta al mese, tutte le frequenze di consumo superiori risultavano protettive nei confronti del rischio di fibrillazione atriale: considerando l’intero campione, la protezione maggiore emergeva per consumi compresi tra 2 e 6 porzioni a settimana, con una riduzione del rischio dell’ordine del 20-25% circa. I risultati non cambiavano neppure tra i soggetti ipertesi, o con una malattia cardiovascolare, né per chi consumava regolarmente altre fonti di caffeina, come tè, caffè e bevande a base di cola.

Gli Autori ricordano che il miglioramento più consistente in termini di funzione endoteliale, lipidemia, insulino-resistenza, riduzione della fibrosi e rimodellamento della parete atriale si osservano in genere con il consumo di cioccolato amaro (in Europa può essere etichettato come “fondente” un cioccolato con almeno il 45% di cacao), ricco di magnesio (antipertensivo) e flavonoidi. Il cioccolato amaro ha anche un maggior potere saziante e riduce il desiderio di dolce, con un impatto positivo anche sull’apporto calorico complessivo.

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