Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il mal di testa, o cefalea, è uno dei più frequenti e seri disturbi che colpiscono l’essere umano e stima che, nelle forme più intense sia al 19° posto tra le cause generali di disabilità. Tra le tipologie più diffuse ci sono: la cefalea di tipo tensivo, l’emicrania e la cefalea a grappolo. Tra i fattori scatenanti i più diffusi sono: la tensione nervosa, lo stress, l’affaticamento mentale, l’attenzione protratta nel tempo, la mancanza di sonno, il mantenimento di posizioni inadatte per lungo tempo e fattori ereditari, in particolar modo nel caso dell’emicrania oppure di genere nel caso della cefalea a grappolo, che ha una maggiore diffusione tra i maschi.
Cefalea di tipo tensivo
È sicuramente tra le forme più diffuse di cefalea e colpisce prevalentemente le donne. È caratterizzata da una durata variabile da alcune ore a vari giorni. Il fastidio ha generalmente una intensità sopportabile e possono essere associate contrazioni dei muscoli posti vicino alla testa. I fattori che possono generare questo disturbo sono la tensione nervosa, lo stress, l’affaticamento mentale, l’attenzione protratta nel tempo, il mantenimento prolungato di posizioni scomode e non adatte, la mancanza di sonno.
Emicrania
È tra i disturbi più diffusi nel mondo ed ha anche un certo grado di familiarità. Compare gradualmente sotto forma di un lieve dolorabilità che aumenta progressivamente fino a raggiungere una intensità maggiore, con durata variabile da poche ore a qualche giorno. Il fastidio, generalmente di tipo pulsante, compare quasi esclusivamente da una parte sola della testa (disturbo unilaterale), soprattutto nella zona della tempia e dell’occhio, per poi diffondersi.
È associata spesso a nausea e ad una grande sensibilità alle luci ed ai suoni; può peggiorare con l’esercizio fisico. L’emicrania può essere preceduta dalla cosiddetta “aura”, cioè da una serie di “segnali” di tipo generalmente visivo (ad esempio, comparsa di punti luminosi che rapidamente si ampliano, luci lampeggianti, linee luminose). L’Emicrania è sicuramente un disturbo con una certa familiarità: i ragazzi emicranici hanno spesso genitori con lo stesso disturbo; non è una regola assoluta ma una tendenza abbastanza frequente.
Cefalea a grappolo
Questo tipo di disturbo prevale nei maschi. È caratterizzato dall’alternarsi di periodi di “attacchi” che si ripetono ciclicamente, quasi seguendo lo stesso schema; ci sono, quindi, i cosiddetti grappoli, cioè le fasi in cui gli attacchi, sono più frequenti ed intensi, alternati a delle fasi di benessere. Gli attacchi si possono presentare da una a più volte al giorno, anche durante le ore notturne e sono caratterizzati da un dolore importante, che si presenta da una sola parte del capo, prevalentemente nella regione orbitaria (“dentro l’occhio”): ci può essere lacrimazione, arrossamento dell’occhio, sudorazione facciale. Durante i periodi di benessere, in genere, non si verifica alcun attacco di cefalea, a volte anche per mesi. A differenza di quanto accade nell’emicrania, poi, la persona colpita non riesce a stare ferma, ma appare irrequieta. La forma a grappolo potrebbe essere causata da stimoli esterni come l’assunzione di alcool, aria fredda o calda, pasti abbondanti, eventi stressanti.