Durante i cambi di stagione, in primavera e in autunno, c’è la tendenza a perdere più capelli. La caduta dei capelli va considerata un normale processo fisiologico di ricambio della capigliatura: quando un capello cade, infatti, il follicolo ne ha già pronto un altro, per sostituirlo. In generale si può dire che quando il cuoio capelluto è sano, si ha una perdita fisiologica di capelli che oscilla tra i 50 e i 100 al giorno. Questo tipo di caduta “programmata” è proporzionale al quantitativo di capelli di ognuno di noi. Le persone che possiedono una maggiore densità di capelli, ne perdono proporzionalmente di più. È importante sottolineare che i capelli tendono a cadere per lo più durante il lavaggio e la spazzolatura. Perdite superiori rappresentano un potenziale campanello d’allarme che non deve essere ignorato, ma che non significa necessariamente l’arrivo della calvizie.

“Crescita e riposo” del fusto e del follicolo.

Ogni capello possiede una parte visibile ed esterna che fuoriesce dal cuoio capelluto – chiamata fusto – e una porzione interna, chiamata follicolo pilifero. Per tutta la vita continuano a ripetersi fasi di crescita e fasi di riposo del follicolo: per questo si parla proprio di ciclo di vita del capello, che è diviso in tre fasi.

  1. Fase ANAGEN (crescita vera e propria): si verifica l’allungamento del capello che, in genere, è di circa 1 centimetro al mese. È la fase più lunga (dura diversi anni).
  2. Fase CATAGEN (fase di involuzione): rallentano le funzioni vitali e la crescita si ferma. Dura 2-3 settimane.
  3. Fase TELOGEN (riposo): l’attività funzionale si ferma, ma il capello è posizionato ancora nel follicolo pilifero e tende a cadere, sotto la spinta del nuovo capello, con le normali attività di lavaggio e  pettinatura.

Il periodo autunnale è quello che, più di ogni altro momento dell’anno, vede la caduta più copiosa dei capelli che hanno concluso il proprio ciclo di vita. In media si parla di più di 100 capelli al giorno, fino ad arrivare a 300, e può durare fino a due mesi.

Ma possono verificarsi anche episodi di caduta eccessiva, che può derivare da diversi fattori:

• Diete restrittive

• Stress emozionali

• Gravidanza e allattamento

• Menopausa

• Abuso di alcolici

• Fumo eccessivo

• Eccessiva esposizione ai raggi solari

• Assunzione prolungata di alcune tipologie di farmaci

• Squilibrio ormonale nell’uomo (aumento dell’attività di un enzima, il 5-alfa reduttasi)

• Squilibrio ormonale nella donna (diminuzione degli ormoni

estrogeni)

• Ragioni genetiche.

Cosa si può fare?

Oltre a squilibri ormonali maschili o femminili, la ricerca tricologica più accreditata ritiene responsabili della caduta copiosa anche i fenomeni locali di micro-infammazione e un eccesso di fenomeni ossidativi a livello del follicolo pilifero. Un obiettivo valido dei trattamenti è il tentativo fisiologico di agire sulla durata media del periodo di ANAGEN e ottimizzare il trofismo (cioè, il nutrimento) dei follicoli nel periodo di riposo di TELOGEN, per favorire la ripresa di un nuovo ciclo del capello e per aiutare la crescita dei cosiddetti capelli “terminali” (cioè quelli più voluminosi e pigmentati), contrastando il processo di miniaturizzazione del follicolo pilifero.

Scopri la Linea New Cap di Erba Vita.