Biancospino

Famiglia

Rosacee

Dove cresce

E' comune nelle macchie dal mare alle zone montane in tutt'Italia. Fiorisce in aprile, maggio.

La droga

Fiori e frutti, ed anche la corteccia che però ha minore efficacia.

Descrizione

Arbusto alto fino a 5 metri con rami spinosi, foglie alterne brevemente picciolate, di colore verde intenso sulle due facce. Fiori bianchi o rosei raccolti in corimbi semplici o composti. Frutto carnoso, rosso corallino, picciolo contenente noccioli.

Proprietà

Grazie alla presenza di principi attivi ad azione vasodilatatrice, in particolare di steroli e procianidine, nelle bacche e nelle foglie, il Biancospino svolge un’eccellente funzione ipotensiva e cardiotonica. E’ indicato come antiaritmico, sedativo generale e in special modo del cuore. E’ generalmente molto usato per regolare il ritmo cardiaco nei casi di cardiopalmo, o tachicardie. Viene utilizzato soprattutto nel trattamento dell’extrasistolia sopraventricolare, che ricordiamo è un disturbo di origine ansiosa. Non è una patologia vera ma genera ansia in persone già ansiose creando un circolo vizioso.

Storia e leggende

Il Biancospino è una pianta che può raggiungere i 500 anni di vita. Nella preistoria gli uomini si cibavano delle sue drupe, di cui sono stati trovati i noccioli in alcuni insediamenti lacustri. Nell’antichità veniva usato come astringente e diuretico. Solo dopo il 1897, grazie agli studi di Leclerc, fu usato come rimedio contro l’insonnia e le palpitazioni.

È possibile, in questa area del sito, avere informazioni su alcune delle principali piante officinali, utilizzate anche negli integratori alimentari. Di queste importanti specie botaniche vi forniamo alcuni dati storici, una breve descrizione generale, informazioni su dove cresce, informazioni sulla droga (cioè, qual è la parte della pianta utilizzata); inoltre, forniamo una breve descrizione molto sintetica di alcune delle proprietà della singola pianta, riconosciute dall’uso tradizionale. Le schede informative sulle piante officinali hanno valenza informativa e non possono sostituirsi al rapporto medico-paziente.

Bibliografia· Winston & Kuhn’s Herbal Therapy and Supplements: A Scientific and Traditional Approach 2nd Edition – Copyright © 2008 Wolters Kluwer Health | Lippincott Williams & Wilkins.· Pharmacodynamic Basis of HERBAL MEDICINE – Manuchair Ebadi, Ph.D., F.A.C.C.P. – School of Medicine and Health Sciences – University of North Dakota – Grand Forks – CRC PRESS – Boca Raton London New York Washington, D.C.· Evaluation of Herbal Medicinal Products – Perspectives on quality, safety and efficacy – Edited by Pulok K Mukherjee – © Pharmaceutical Press 2009.· Medicinal Natural Products A Biosynthetic Approach Second Edition – Paul M Dewick – Copyright 2002 John Wiley & Sons, Ltd.· Macmillan Science Library – Plant Sciences Vol. 1, 2, 3, 4 – Richard Robinson, Editor in Chief – Copyright © 2001 by Macmillan Reference USA. · Herbal Medicines – THIRD EDITION –Joanne Barnes – © Pharmaceutical Press 2007. · Herbal and Traditional Medicine Molecular Aspects of Health – edited by Lester Packer, Choon Nam Ong, Barry Halliwell – Marcel Dekker New York – Copyright n 2004 by Marcel Dekker.· Tyler’s Herbs of Choice- The Therapeutic Use of Phytomedicinals – Third Edition – Dennis V.C. Awang – CRC Press Taylor & Francis Group- © 2009 by Taylor & Francis Group, LLC .· Dizionario di fitoterapia e piante medicinali – Enrica Campanini – Editore: Tecniche Nuove.

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