Pompelmo
Rutaceae
Coltivato in tutto il mondo, in particolare in Texas e Florida.
Semi e frutto a seconda degli utilizzi.
Il Pompelmo considerato da sempre un frutto, in realtà è una bacca ovvero un frutto di tipo esperidio, che rientra nel gruppo agrumi. Molto simile nell’aspetto all’arancia, si differenzia a colpo d’occhio per le sue dimensioni, tendenzialmente, più grandi, ma una diversità sostanziale si ritrova nel suo sapore acidulo, amarognolo e decisamente meno dolce. È tipicamente un frutto invernale.
L’apporto nutrizionale del frutto di Pompelmo è ottimo; esso, infatti, è caratterizzato da un ridottissimo apporto energetico, ma è ricco di acqua, vitamina C e altri fattori nutrizionali antiossidanti. A suo favore gioca la pressoché scarsissima presenza di zuccheri semplici e calorie, il che lo porta erroneamente a essere considerato un frutto dimagrante. Le proprietà del Pompelmo in realtà sono prettamente antiossidanti, data la sua composizione, in generale è un frutto che fa bene a tutto l’organismo.
Il Pompelmo è considerato una pianta appartenente alla famiglia degli Agrumi, ma non è noto che in realtà l’albero di Pompelmo non esiste in natura. Questa particolare pianta sempreverde è infatti il risultato di un incrocio effettuato dall’uomo tra il Pomelo e l’Arancio Moro. La sua storia sembra iniziare nel 1750 nelle Isole Barbados e Bahamas, diventando popolare poi nel XIX secolo. Oggi è coltivato pressoché in tutto il mondo, anche se ne sono Florida e Texas i maggiori produttori.
È possibile, in questa area del sito, avere informazioni su alcune delle principali piante officinali, utilizzate anche negli integratori alimentari. Di queste importanti specie botaniche vi forniamo alcuni dati storici, una breve descrizione generale, informazioni su dove cresce, informazioni sulla droga (cioè, qual è la parte della pianta utilizzata); inoltre, forniamo una breve descrizione molto sintetica di alcune delle proprietà della singola pianta, riconosciute dall’uso tradizionale. Le schede informative sulle piante officinali hanno valenza informativa e non possono sostituirsi al rapporto medico-paziente.
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