Le piante della tradizione
In passato gli speziali lavoravano le erbe medicamentose nei loro laboratori farmaceutici, chiamati officine, per questo ancora oggi le chiamiamo piante officinali.
Il rapporto tra uomo e natura è profondo, inscindibile e complesso: la natura ha in sé tutto ciò che serve all’uomo per vivere, per nutrirsi e anche per curarsi e mantenere il proprio benessere. La Fitoterapia affonda le sue radici nella notte dei tempi e arriva fino a noi attraverso le epoche e le innovazioni tecnologiche.
La Fitoterapia [dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura)] è una pratica naturale, che prevede l’utilizzo di piante o parti di esse (droghe vegetali) per il trattamento di diversi disturbi o per il mantenimento del benessere psicofisico. Molto tempo prima di disegnare graffiti sulla roccia, di comporre le lettere dell’alfabeto, di stabilire le leggi per le città, gli esseri umani ricercavano nel mondo vegetale il rimedio per ogni male, basandosi su osservazioni empiriche e su elementi magici e religiosi.
Addirittura, secondo alcuni autori l’utilizzo delle piante a scopo salutistico probabilmente precede la comparsa dell’Homo sapiens, come testimoniato da particolari ritrovamenti a Shamidar, nel nord dell’Iraq, in sepolture dell’epoca dell’Uomo di Neanderthal: sono infatti stati trovati frammenti di polline e di fiori di varie specie botaniche officinali (efedra, centaurea, senecio, altea e achillea).
Il rapporto degli esseri umani con i vegetali è, quindi, di lunga data. Nel corso dei secoli, le piante e le erbe hanno fatto parte della alimentazione non solo perché nutrono, ma anche grazie alle loro proprietà salutistiche. Nell’antico Egitto e in Assiria si faceva uso di piante medicinali, come riportano alcune ricette mediche in caratteri geroglifici o cuneiformi. Come non ricordare poi lo stesso padre della medicina, Ippocrate, colui che ha segnato il passaggio da una medicina legata a pratiche e credenze magico-religiose ad una disciplina razionale, rigorosa ed empirica; nella sua famosa Opera, Corpus hippocraticum, che raccoglie tutta la produzione dell’antica medicina greca, infatti vengono citate quasi 130 piante officinali.
Dioscoride, d’altro canto, nel suo De materia medica elenca oltre 800 piante, di cui moltissime asiatiche o egiziane. Più tardi le tradizioni cinese, indiana, sudamericana, insieme a quella del bacino mediterraneo misero a punto le basi per la moderna fitoterapia.
Nel periodo rinascimentale, infatti, con la nascita delle prime scuole mediche laiche e delle prime università (la Scuola medica salernitana del secolo XI-XIII ne è un esempio) è avvenuta un’ulteriore e importante spinta in avanti verso la ricerca e l’innovazione, con la creazione dei primi orti botanici (primi fra tutti quelli di Padova e Pisa).
Si è assistito quindi ad un progressivo allontanamento dall’empirismo degli alchimisti a favore di una verifica scientifica con mezzi di indagine sempre più sofisticati, che ha permesso poi a Carl Nilsson Linnaeus (1707-1778 d.C.) un vero e proprio studio sistematico delle piante e la determinazione di regole precise per la coltivazione e la raccolta delle erbe medicinali.
È attraverso questo lungo e interessante percorso che in epoca moderna la fitoterapia si è conquistata la dignità di scienza per conoscere un momento di assoluta espansione, raggiungendo un numero sempre maggiore di consumatori e ritagliandosi un posto di tutto rispetto all’interno del panorama della medicina. L’utilizzo di tecnologie innovative, affiancato alla conoscenza delle tradizioni erboristiche, infatti, ha permesso ai preparati fitoterapici di raggiungere uno standard di qualità e sicurezza equiparabile a quello dei farmaci tradizionali. La fitoterapia moderna si caratterizza per la dettagliata codificazione delle regole di raccolta, selezione, preparazione ed utilizzo delle piante medicinali, mentre continua a procedere verso una sempre più ampia caratterizzazione dei singoli principi attivi responsabili dell’azione farmacologica dei fitocomplessi.
Gli effetti sulla salute (chiamati anche azioni fisiologiche o salutistiche) delle piante officinali dipendono dai principi attivi contenuti nel loro interno. Questi principi attivi si trovano in specifiche parti della pianta, come radici, foglie, infiorescenze e corteccia. Le piante, oltre ai principi attivi, contengono ulteriori fattori nutrizionali, ad esempio, vitamine, minerali, aminoacidi o acidi grassi. L’insieme di tutte queste sostanze (principi attivi e fattori nutrizionali) forma quello che viene chiamato dagli esperti il “fitocomplesso” della pianta officinale. Il fitocomplesso fornisce agli estratti vegetali delle caratteristiche uniche non riproducibili in laboratorio e garantisce una maggiore stabilità nel tempo dei principi attivi stessi.
Esistono varie possibilità di impiegare efficacemente le piante officinali per trarne beneficio: una delle più funzionali è la preparazione di integratori alimentari, disponibili in diverse forme galeniche (ad esempio capsule, compresse, perle, liquidi, gocce). L’integratore alimentare possiede una riconosciuta attività fisiologica a supporto della regolare funzionalità dell’organismo ed è pertanto un valido sostegno per il benessere. I continui avanzamenti della ricerca scientifica negli ultimi anni hanno diffuso e reso noto i benefici di specifiche piante sulla salute.
“Gli integratori alimentari sono fonti concentrate di sostanze nutritive o altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico il cui scopo è quello di integrare la normale dieta”. Sono commercializzati ‘in dosi’, cioè sotto forma di pillole, compresse, capsule, liquidi, in dosi definite.
La direttiva 2002/46/CE ha dettato le disposizioni di carattere generale inerenti tutti gli integratori alimentari anche quelli a base di vegetali e loro derivati.
Gli Integratori alimentari sono i prodotti alimentari il cui scopo è quello di integrare la dieta normale e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive o altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, soli o combinati, commercializzati in vari modi (come capsule, pastiglie, compresse, pillole e altre forme simili, polveri in bustina, liquidi in fiale, flaconi a contagocce e altre forme simili di liquidi e polveri) destinati ad essere distribuiti in piccole quantità unitarie."
La nostra Azienda offre:
• una gamma completa di Integratori Alimentari;
• piante officinali selezionate con estratti altamente titolati e standardizzati, per garantire il massimo apporto di principi attivi;
• scelta dei fitoestratti basata sulla tradizione d’uso e sulle evidenze scientifiche;
• una specifica integrazione vitaminico-minerale e supplementazione mirata con micronutrienti;
• formulazioni adatte ad ogni esigenza.
Gli effetti fisiologici delle piante officinali sono, inoltre, comprovati da numerosi studi scientifici. I costituenti biochimici agiscono con meccanismi ed effetti biologici differenziati, ma in sinergia tra loro.
Efficacia e garanzia sono alla base delle scelte di Erba Vita, azienda che realizza integratori alimentari caratterizzati da un processo produttivo allineato con le più severe normative. Il sistema Qualità di Erba Vita, già in adozione dal 2001, si avvale della certificazione UNI EN ISO 9001:2008, rilasciata dal Bureau Veritas Quality International. La trentennale esperienza dell’azienda e l’attività di ricerca continua, permettono di realizzare prodotti titolati e standardizzati che forniscono la massima concentrazione dei principi attivi contenuti nelle specie botaniche, rigorosamente selezionate.
L’ Area Ricerca e Sviluppo di Erba Vita, corredata di strumentazioni all’avanguardia ed integrata nell’azienda, collabora e si confronta quotidianamente con Enti di Ricerca e con le più importanti Università italiane.
È possibile, in questa area del sito, avere informazioni su alcune delle principali piante officinali, utilizzate anche negli integratori alimentari. Di queste importanti specie botaniche vi forniamo alcuni dati storici, una breve descrizione generale, informazioni su dove cresce, informazioni sulla droga (cioè, qual è la parte della pianta utilizzata); inoltre, forniamo una breve descrizione molto sintetica di alcune delle proprietà della singola pianta, riconosciute dall’uso tradizionale. Le schede informative sulle piante officinali hanno valenza informativa e non possono sostituirsi al rapporto medico-paziente.
Bibliografia· Winston & Kuhn’s Herbal Therapy and Supplements: A Scientific and Traditional Approach 2nd Edition – Copyright © 2008 Wolters Kluwer Health | Lippincott Williams & Wilkins.· Pharmacodynamic Basis of HERBAL MEDICINE – Manuchair Ebadi, Ph.D., F.A.C.C.P. – School of Medicine and Health Sciences – University of North Dakota – Grand Forks – CRC PRESS – Boca Raton London New York Washington, D.C.· Evaluation of Herbal Medicinal Products – Perspectives on quality, safety and efficacy – Edited by Pulok K Mukherjee – © Pharmaceutical Press 2009.· Medicinal Natural Products A Biosynthetic Approach Second Edition – Paul M Dewick – Copyright 2002 John Wiley & Sons, Ltd.· Macmillan Science Library – Plant Sciences Vol. 1, 2, 3, 4 – Richard Robinson, Editor in Chief – Copyright © 2001 by Macmillan Reference USA. · Herbal Medicines – THIRD EDITION –Joanne Barnes – © Pharmaceutical Press 2007. · Herbal and Traditional Medicine Molecular Aspects of Health – edited by Lester Packer, Choon Nam Ong, Barry Halliwell – Marcel Dekker New York – Copyright n 2004 by Marcel Dekker.· Tyler’s Herbs of Choice- The Therapeutic Use of Phytomedicinals – Third Edition – Dennis V.C. Awang – CRC Press Taylor & Francis Group- © 2009 by Taylor & Francis Group, LLC .· Dizionario di fitoterapia e piante medicinali – Enrica Campanini – Editore: Tecniche Nuove.